Se l’immobile resta sfitto al proprietario va il lucro cessante per il mancato introito del canone pattuito
La massima (non ufficiale). L’ente condominiale è tenuto a risarcire il proprietario della singola unità qualora la delibera assembleare, dichiarata in seguito illegittima, ha determinato la risoluzione del contratto di locazione con l’inquilino.
L’Assemblea dei condomini aveva infatti negato l’installazione di una canna fumaria sul muro comune dell’edificio, determinando in via consequenziale la risoluzione del preliminare di locazione condizionato all’installazione della canna.
Quindi rifusione del danno da lucro cessante, parametrato sul mancato incasso del canone pattuito per il primo anno di affitto, per l’intero periodo in cui l’immobile è rimasto libero. Continua a leggere
Fonte: Condominio Web