I sistemi contro le cadute dall’alto: dal CNI una proposta di normativa nazionale per la messa in sicurezza delle coperture
Le cadute dall’alto ancora causa di molti infortuni e morti bianche
Le Cadute dall’Alto costituiscono ancora oggi il maggior numero di incidenti che caratterizzano infortuni e morti bianche in tutta la Nazione. A quello delle morti bianche si deve purtroppo affiancare e sommare il fenomeno delle morti domestiche; il fai da te senza particolari accortezze e competenze tecniche per svolgere manutenzioni di qualsivoglia natura sulla propria abitazione, può trasformare una tranquilla giornata di vita domestica in un giorno di tragedia familiare.
Partiamo da lontano, quando già dal 1996 con l’uscita del D.Lgs. 494, e successivamente nel 2008 con il D.Lgs. 81 si prevede che le imprese ogni qualvolta effettuino interventi in quota devono predisporre sistemi di protezione contro le cadute dall’alto al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei propri lavoratori, nonostante ciò si perpetrano quotidianamente incidenti riconducibili alle cadute dall’alto.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri attraverso il Gruppo di Lavoro Sicurezza (GdL Sicurezza CNI) ha voluto affrontare la problematica, individuando le criticità normative e provando ad individuare soluzioni che possano arginare tale piaga sociale.
Il Gruppo di Lavoro Tematico Temporaneo predisposto (GTT Cadute dall’alto) ha analizzato la tematica ed ha prodotto un documento che sin da subito si è configurato come proposta di normativa nazionale.
Il quadro normativo nazionale in materia di prevenzione contro il rischio da cadute dall’alto
La figura del Coordinatore della Sicurezza e le sue responsabilità
Torniamo ad affrontare il quadro normativo nazionale; il Dlgs 494, prima, ed il Dlgs. 81, poi, individuano nel Coordinatore della Sicurezza il soggetto tecnico incaricato dal Committente che nasce con lo scopo di coordinare le attività progettuali volte a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori nel cantiere in fase progettuale… continua a leggere
Fonte: inGenio