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Edilizia privata: ecco il modulo unico per la super Dia, tre mesi per recepirlo

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L’ok nella prima seduta utile della Conferenza Unificata. La nuova semplificazione arriva dopo gli standard per Scia, permesso di costruire, Cil e Cila

Semplificazioni, il Governo spinge sull’acceleratore e dopo la modulistica unica su Scia e permesso di costruire arriva quella per la cosiddetta «Super Dia», ovvero la Dia alternativa al permesso di costruire. Il tavolo di semplificazione istituito presso il ministero guidato da Marianna Madia ha infatti completato il lavoro sulla schema unico per la Super Dia e ha trasmesso alla Conferenza Unificata il testo dell’accordo tra Regioni, enti locali, Anci e Upi che dovrà essere ratificato dalla Conferenza Unificata in una prossima riunione. Il testo non è ancora stato messo all’ordine del giorno, ma i tecnici ministeriali assicurano che sarà calendarizzato nella prima seduta utile e, soprattutto, che l’accordo esiste già e, dunque, la ratifica avverrà senza sorprese. Subito dopo la riunione scatteranno i 90 giorni entro i quali la nuova modulistica dovrà essere adottata dalle Regioni e dai Comuni nei quali lo strumento è previsto.

La tabella di marcia
Il modulo unico per la super Dia arriva dopo le standardizzazioni dei cinque moduli di Scia, permesso di costruire, Cil, Cila e Aua, realizzate dal Governo secondo la tabella di marcia riportata nell’Agenda per la semplificazione definita dal Governo e condivisa con Regioni e Comuni nell’intesa sancita in Conferenza unificata il 13 novembre 2014. E ora si punta all’obiettivo più ambizioso, ovvero la standardizzazione del regolamento edilizio comunale per rimpiazzare gli attuali 8.000 regolamenti in vigore a livello locale, che dovrebbe essere varato entro la fine dell’anno. La super Dia si può utilizzare in alternativa al permesso di costruire per le opere per le quali, appunto, è previsto il permesso: nuove costruzioni, ristrutturazioni edilizie pesanti, ristrutturazioni urbanistiche. Non tutte le regioni prevedono la super Dia – è il caso, per esempio, dell’Emilia Romagna e della Toscana – ma in alcune, come le Lombardia, lo strumento risulta molto utilizzato e , quindi, la semplificazione avrà effetti rivelanti. E non a caso, dunque, la Lombardia è stata protagonista del lavoro di semplificazione condotto con le altre amministrazioni locali per giungere alla elaborazione di uno standard omogeneo. Lavoro che, dicono dal ministero, è risultato «piuttosto facile», visto che a tutti gli effetti la super-Dia si può considerare una via di mezzo tra Scia e permesso di costruire e che, quindi, si è arrivati più velocemente al risultato sfruttando il lavoro già fatto per gli altri titoli.
Resta da vedere se tutto andrà secondo le previsioni: questa nuova tappa rappresenta infatti un ulteriore banco di prova per verificare la corrispondenza tra la volontà espressa dalle regioni in sede di Conferenze Unificata e l’effettiva attuazione delle misure “sul campo”.
Il Governo: minori costi per oltre 4 miliardi
Le lungaggini burocratiche per il rilascio dei titoli edilizia significano inefficienza, incertezza dei tempi e soprattutto costi a carico delle imprese e cittadini. E la strategia di semplificazione dovrebbe, secondo il Governo, portare notevoli risparmi. Secondo stime del dipartimento della Funzione Pubblica, questi costi extra arrivano addirittura a 4,4 miliardi di euro l’anno per tutto il settore edilizio , una cifra che non include i costi dovuti all’amministrazione ma solamente quelli dovuti al lavoro aggiuntivo necessario a raccogliere la documentazione, presentare domande, dichiarazioni, relazioni tecniche. Anche sul fronte dei tempi i margini di miglioramento sono notevoli: sempre secondo la Funzione Pubblica il tempo medio per il rilascio del permesso di costruire è di 175 giorni.

 

pdf Il modulo unico per la super Dia

 

fonte: Il Sole 24 Ore

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