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Lavori in appartamento: serve l’autorizzazione del condominio?

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Devo fare lavori di ammodernamento e ristrutturazione nel mio appartamento, rifacimento bagni, piastrelle, creazione di soppalco e abbattimento di muri: devo comunicarlo all’amministratore di condominio?

Chi ha intenzione di effettuare lavori all’interno del proprio appartamento deve darne comunicazione all’amministratore di condominio il quale, a sua volta, deve informarne immediatamente l’assemblea. Questa previsione, contenuta nel codice civile [1], è però molto generica e, quindi, richiede una maggiore riflessione per comprendere quando effettivamente scatta l’obbligo di comunicazione e in cosa consiste. Procediamo, quindi, per ordine partendo proprio dal dato testuale della norma.

Il condomino non può mai eseguire opere nel proprio appartamento che rechino danno alle parti comuni oppure determinino un pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio. In ogni caso, deve sempre darne prima informazione all’amministratore che ne riferisce all’assemblea.

La prima cosa da fare è verificare quello che prevede il regolamento di condominio il quale potrebbe disporre regole differenti rispetto a quelle contenute nel codice civile: regole comunque che, per essere vincolanti, devono essere state approvate all’unanimità.

Questo perché il regolamento può limitare o vietare determinate opere nelle proprietà individuali a condizione che esse siano state accettate da ogni condomino (una sorta di autolimitazione ai propri poteri di proprietario). CONTINUA A LEGGERE

Fonte: La Legge per Tutti

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