️️ Dal 15 ottobre verrà consentita l’accensione dei riscaldamenti nelle città più fredde, oltre a Cuneo, Belluno e Trento che non hanno limitazioni
Il provvedimento che regola l’argomento in questione è il Dpr 74 del 2013 che «stabilisce i criteri per la gestione degli impianti termici, tra cui esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione. Il decreto impone obblighi per il responsabile dell’impianto, definisce le temperature massime per il riscaldamento e minime per il raffrescamento».
Regole Generali
- Temperatura interna massima: 20°C con tolleranza di +2°C
- Fascia oraria consentita: dalle 5:00 alle 23:00
- Sanzioni: da 500 a 2.500 euro per chi non rispetta le regole
Note Importanti
- I Comuni possono emettere ordinanze per anticipare o posticipare l’accensione in base alle condizioni climatiche locali.
- In alcune città come San Lazzaro, Pianoro e Ozzano, l’accensione è stata anticipata già dal 6 ottobre 2025 a causa del freddo improvviso.
- Strutture sensibili (ospedali, asili, scuole dell’infanzia) possono derogare ai limiti standard.
- Pompe di calore elettriche non sono soggette a restrizioni di orario o temperatura. Le pompe di calore possono quindi operare anche oltre le 14 ore al giorno previste per gli impianti tradizionali e mantenere temperature superiori ai limiti imposti per legge. Questa esenzione non vale però per gli impianti ibridi, ovvero quelli che combinano una pompa di calore con una caldaia alimentata da gas o gasolio: in tal caso, le componenti a combustione fossile restano soggette alle normative vigenti.
Temperatura massima da impostare per i riscaldamenti in abitazioni private e luoghi pubblici
L’articolo 3 del DPR 74/2013 stabilisce i valori massimi e minimi della temperatura ambiente per gli impianti di climatizzazione invernale ed estiva.
Ecco un riepilogo dettagliato dei contenuti dell’articolo 3:
- Climatizzazione invernale:
- Edifici industriali, artigianali e assimilabili: max 18°C con +2°C di tolleranza
- Tutti gli altri edifici: max 20°C con +2°C di tolleranza
- Climatizzazione estiva:
- Tutti gli edifici: min 26°C con -2°C di tolleranza
Alcuni comuni potrebbero variare il valore massimo di temperatura attraverso l’attuazione di ordinanze, per es. il comune di Milano ha aggiornato la temperatura da 20°C a 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli edifici ad esclusione degli istituti scolastici classificati “nido d’infanzia” e “scuola dell’infanzia” e per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili il limite rimane invariato a 18°C + 2°C di tolleranza.
Fanno eccezione a queste regole solo alcuni casi particolari per cui valgono direttive dedicate, ad esempio strutture sanitarie o RSA.
Le fasce
C’è, dunque, un ordine di partenza per diverse zone climatiche. Sono sei in totale e vanno dal Sud nella Zona A alla F, che non prevede limitazioni. Per i condomini e le abitazioni, i riscaldamenti potranno essere accesi dopo le 5 del mattino e spenti entro le 23 con una temperatura massima di 20 gradi centigradi (la tolleranza è di due gradi).
Zona climatica A: dal 1 dicembre al 15 marzo per un massimo di 6 ore giornaliere: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.
Zona climatica B: dal 1 dicembre al 31 marzo per un massimo di 8 ore giornaliere: Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento.
Zona climatica C: da 15 novembre al 31 marzo per un massimo di 10 ore giornaliere: Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari e Ragusa.
Zona climatica D: dal 1 novembre al 15 aprile per un massimo di 12 ore giornaliere: Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Massa Carrara, Siena, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Viterbo, Terni, Avellino, Chieti, Pescara, Foggia, Isernia, Matera, Caltanissetta, Nuoro, Teramo e Vibo Valentia.
Zona climatica E: dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore giornaliere: Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Torino Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza, Venezia, Arezzo, Perugia, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Campobasso, Potenza ed Enna.
Zona climatica F: nessuna limitazione di gradi ed orario: Cuneo, Belluno, Trento.









