Un gruppo di ricercatori internazionali, coordinati dalla King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) in Arabia Saudita, ha sviluppato una nuova soluzione per migliorare le prestazioni dei pannelli solari, senza l’uso di energia elettrica. Il team ha messo a punto un materiale composito igroscopico capace di raffreddare passivamente le celle fotovoltaiche, contribuendo a migliorarne efficienza e durata.
Questo innovativo materiale, composto da cloruro di litio e poliacrilato di sodio, assorbe naturalmente l’umidità durante le ore notturne e la rilascia durante il giorno, facilitando un raffreddamento efficace. Si tratta di un polimero economico e facilmente reperibile, il cui processo produttivo è semplice e sostenibile, senza l’impiego di sostanze chimiche pericolose o costose.
Durante i test svolti per diverse settimane in condizioni estreme nel deserto saudita, i pannelli trattati con questo materiale hanno registrato una temperatura inferiore di circa 9,4 °C rispetto ai pannelli tradizionali. I benefici osservati sono notevoli: +12% di energia prodotta, triplicata la durata operativa e una riduzione dei costi di produzione dell’elettricità di quasi il 20%.
La tecnologia è stata inoltre testata con successo anche in ambienti più freddi e umidi, come alcune aree degli Stati Uniti, dimostrando adattabilità e performance elevate in climi molto diversi.
Questa soluzione rappresenta un passo concreto verso un fotovoltaico più efficiente, sostenibile e accessibile su scala globale.