Nel 2025, non esiste un bonus unico e specifico dedicato a stufe e camini, ma sono comunque disponibili diverse agevolazioni fiscali che permettono di recuperare una parte della spesa per l’acquisto e l’installazione di questi impianti. Le principali misure attive sono:
- Bonus Ristrutturazioni
- Bonus Mobili
- Ecobonus
- Superbonus (in casi specifici)
- Conto Termico
- Incentivi locali, come quelli previsti dalla Regione Friuli Venezia Giulia
Vediamo nel dettaglio le opportunità previste nel 2025.
1. Bonus Ristrutturazioni
Chi acquista e installa stufe, camini o caldaie a biomassa in occasione di interventi di ristrutturazione può beneficiare di una detrazione IRPEF del 50% fino a un massimo di 96.000 euro per unità abitativa, da suddividere in 10 quote annuali.
Requisiti principali:
- Immobile a uso residenziale
- Apparecchi con certificazione ambientale: almeno 4 stelle in caso di sostituzione, 5 stelle in caso di nuova installazione
- Installazione eseguita da un tecnico qualificato
- Pagamento tramite bonifico parlante
- Comunicazione all’ENEA se l’intervento migliora l’efficienza energetica
2. Bonus Mobili
Chi ristruttura un’abitazione può ottenere una detrazione del 50% fino a 5.000 euro anche per l’acquisto di stufe, camini e termocamini, considerati elettrodomestici di grandi dimensioni, se dotati di adeguata efficienza energetica (classe A o superiore).
Condizioni essenziali:
- L’acquisto deve essere collegato a una ristrutturazione in corso
- Pagamento tracciabile (no contanti)
- Documentazione conservata e spesa inserita in dichiarazione dei redditi
3. Ecobonus
L’Ecobonus permette di recuperare il 50% o 65% della spesa per l’acquisto di stufe e caminetti a biomassa ad alta efficienza.
Dettagli:
- 65% se si sostituisce un vecchio impianto con uno ad alta efficienza
- 50% se si tratta di una nuova installazione senza sostituzione
- Detrazione su tutte le spese connesse: impianto, manodopera, pratiche tecniche
Obblighi:
- Rendimento minimo: 85%
- Emissioni inquinanti nei limiti normativi
- Invio documentazione all’ENEA
4. Superbonus 2025
In presenza di un intervento principale di efficientamento energetico (come cappotto termico o sostituzione dell’impianto centralizzato), è possibile includere l’installazione di stufe e camini a biomassa come intervento trainato con detrazione al 65%.
Condizione essenziale: miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, o raggiungimento della classe più alta possibile.
5. Conto Termico 2.0
Diversamente dagli altri incentivi, il Conto Termico prevede un rimborso diretto sul conto corrente (non una detrazione fiscale), fino al 65% della spesa sostenuta, entro 60 giorni dalla richiesta.
Chi può accedere:
- Privati
- Aziende
- Enti pubblici
Requisiti:
- Sostituzione di vecchi impianti alimentati da gasolio, carbone, biomassa obsoleta
- Apparecchi con certificazione ambientale almeno 4 stelle
- Richiesta da inviare tramite il portale GSE entro 60 giorni dall’intervento
6. Incentivi regionali: il caso del Friuli Venezia Giulia
La Regione FVG ha previsto contributi per chi sostituisce impianti obsoleti (con classe fino a 3 stelle) con generatori più moderni o pompe di calore.
Contributi fino a:
- 2.000 euro per stufe e camini
- 4.000 euro per caldaie o pompe di calore
Le domande dovevano essere presentate entro novembre 2024, ma il meccanismo potrebbe essere replicato con nuovi bandi nel 2025.
Domande frequenti
Quali bonus sono attivi nel 2025 per l’acquisto di stufe a pellet o camini?
Puoi accedere a Bonus Ristrutturazioni, Bonus Mobili, Ecobonus o Conto Termico.
Qual è la detrazione prevista per la sostituzione del camino?
Nel 2025, è pari al 50% per l’abitazione principale.
Ci sono cambiamenti previsti per il 2026?
Sì: la detrazione del Bonus Ristrutturazioni passerà al 36%, e dal 2028 al 30%.