Possono coesistere due caldaie in due locali distinti ma comunicanti?
Se le caldaie sono installate nello stesso locale o in locali comunicanti ai fini della prevenzione incendi i rispettivi kW si sommano e se superano i 35 kW si rientra nel DM 12 APRILE 1996 e quindi il locale diventa centrale termica.
Se le caldaie sono installate invece in locali adiacenti le strutture divisori devono rispettare quanto riportato nel DM 12/04/96 punto 4.2.2.: Caratteristiche costruttive
“I locali posti all’interno di fabbricati destinati anche ad altri usi devono costituire compartimento antincendio. Le strutture portanti devono possedere i requisiti di resistenza al fuoco non inferiore a R 120, quelle di separazione da altri ambienti non inferiore a REI 120. Le strutture devono essere realizzate con materiale di classe 0 di reazione al fuoco. Nel caso di apparecchi di portata termica complessiva inferiore a 116 kW è ammesso che tali caratteristiche siano ridotte a R60 e REI 60.”
Quindi se dovesse creare delle pareti divisorie deve rispettare quanto riporta il punto sopra.
Poi bisogna tener presente se le caldaie sono installate sullo stesso contatore o su due contatori diversi, nel primo caso infatti se la linea gas alimenta due apparecchi la cui somma supera i 50 Kw (come dettato dal DM 37/08) necessita di progetto.
Stessa cosa per la pratica ISPESL ora INAIL: se i due impianti sono indipendenti, non serve la pratica perché il volume dell’acqua degli impianti non si somma essendo separati, al contrario dovrà essere redatta la pratica a meno ché non si interpone tra i due generatori uno scambiatore di calore come indicato dalla Circolare ISPESL del 18/09/2006.
A cura dello Staff tecnico di Progetto Gas
Buongiorno, è ancora valido quanto descritto sopra oppure nel frattempo la normativa è cambiata?
Grazie